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Recensione: Invasion of Alien Bikini

By Simone Corà | martedì 10 luglio 2012 | 08:00


2011, Corea del Sud, colore, 75 minuti 
Regia: Oh Young Doo 
Sceneggiatura: Oh Young Doo 

Con un titolo del genere è facile pensare a porcellone marziane impegnate in complesse maialate con ignari timidoni terrestri, in realtà l’esordio su lunga distanza di Oh Young Doo è così bizzarro e informe, così provocatorio e libero, da permettersi un titolo tanto scemo pur non possedendo alcun elemento erotico che possa in qualche modo giustificarlo. Certo, la bellissima Monica, nativa di chissà quale pianeta alieno, si trova sulla Terra alla ricerca di sperma umano, ma pur delirando in gag tragicomiche per gran parte della sua durata, Invasion of Alien Bikini non scade mai nella bassa trivialità e in quel tipico grezzume volgare, perché se da una parte la fantasia ironica di Oh Young Doo lo porta a mettere insieme simpaticissime sequenze dove i due protagonisti dialogano per minuti e minuti su cavolate facendo divertire lo spettatore, dall’altra il giovane regista scaraventa a terra con improvvisi momenti splatter e di drammatico sadismo in una visione serissima e grave che destabilizza dopo la tenera componente comica.

Ma è inutile aspettarsi una qualche variante coreana della Sushi Typhoon, con bordate sanguinolente e demenziali a contorno di una storia allucinata, la forza di Invasion of Alien Bikini sta proprio nel suo continuo trasformismo, nella sua struttura imprevedibile e nelle sue atmosfere febbricitanti. Scene bislacche come l’apparizione del dottore che fornisce spiegazioni sui rapporti sessuali sono controbilanciate da spine dorsali che si strappano autonomamente dal corpo per strozzare un estraneo, a parentesi deliziose come i dialoghi sul nome della marziana si contrappongono tortuose spiegazioni fantaoniriche sulle intenzioni aliene, destrutturando incessantemente la pellicola in qualcosa di indefinibile, pazzo, assurdo,  di sicuro non riuscito in tutti i suoi scopi (si parla sempre di un film indipendente costato 4500 dollari) ma esagerato e del tutto fuori di testa – considerando anche l’unica location in cui è prevalentemente girato, oltre al cast composto da due soli attori.

Si tratta quindi di un film così anomalo che non può piacere di certo a tutti, la totale libertà narrativa lo può infatti ricondurre a certa Bizarro Fiction, dove violenza e ironia, serietà e comicità convivono tranquillamente in un delirio altrove impossibile.

8 commenti:

  1. se penso che quella porcata assoluta di In the Market è costata varie migliaia di euro più di questo film ( che a quanto mi pare di capire raggiunge comodamente la soglia della decenza, mentre supera ampiamente quella della demenza) mi viene solo da piangere...

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  2. In the Market l'ho direttamente passato, dell'horror italiano io sono già stanco e dubito davvero di avere ancora la forza di guardare qualche altre pellicola...

    Comunque questo Alien Bikini è una cosa molto interessante, e considerando che è fatto con due soldi, due attori e una stanza appare davvero notevole :)

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  3. Mi sembra interessantissimo! Grazie della segnalazione, mi mancava ;)

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  4. mi sa che lo cerco,io sono da giorni che vedo e rivedo un stupendo film di Jesus Franco che si intitola:un caldo corpo da femmina.Ma lo trovi anche come lady dracula o altri titoli.Insomma la storia di una vampira che si diverte ad ammazzare dei maschietti diciamo succhiando,ma non sul collo che sorregge la testa,bè a pensarci ..non vale per le teste ci ca....
    Dai,diamoci alla Korea!

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    1. Ahahah! Non credo di aver mai visto niente di Franco, ma lo conosco di fama. Magari, prima o dopo, mi darò alla Spagna ;)

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  5. Interessante. Quanto incisiva e limpida la tua recensione. Complimenti.

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