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Recensione: Fright Night - Il vampiro della porta accanto

By Simone Corà | lunedì 29 agosto 2011 | 08:00

2011, USA/India, colore, 120 minuti
Regia: Craig Gillespie
Sceneggiatura: Marty Noxon

In questi noiosi anni di noiosi remake di noiosi registuncoli che appaiono e scompaiono come lampadine mal funzionanti, sembra facile e istintivo farsi un pregiudizio poco lusinghiero per questo Fright Night, svecchiamento del celebre film culto Ammazzavampiri, realizzato nell’85 da Tom Holland: con un modo di fare cinema dell’orrore basato unicamente sull’appeal fisico del cast e sulla digitalizzione spettacolare di qualche effettaccio, privo di profondità, carisma e di un minimo di vera contestualizzazione, con una caratteristica di usa-e-getta propria del giovane pubblico a stelle e strisce, quale aspettativa potrebbe mai riservare il rifacimento di una pellicola così fortemente figlia del suo tempo per personaggi, situazioni ed elementi soprannaturali?

Indifferente all’ondata di critiche della cricca adorante dell’originale e all’altissimo potenziale di trascurabilità di un film horror con I VAMPIRI nel 2011, due sono gli elementi che mi hanno favorevolmente spinto al cinema, più un terzo come spinta fondamentale: il regista Craig Gillespie, molto apprezzato con Lars e una ragazza tutta sua per una personale ricerca drammatica che mi incuriosiva vedere applicata all’horror, l’irresistibile Christopher “MacLovin” Mintze-Plasse e il suo faccione sgraziato da eterno adolescente sfigato, e ovviamente LUI, David Tennant, ché al solo pensare al Doctor per antonomasia che impala vampiri mi scendevano i lacrimoni.

E Fright Night va oltre ogni buon proposito.

Splendidamente incastrato in una distorsione temporale che, nonostante la modernità palesata da internet, e-bay e divertenti frecciatine alla saga emogay Twilight, lo ricopre di un’atmosfera così eighties come non se ne vedevano da tempo, Fight Night non brilla tanto per la trama che, fedele all’originale, non si discosta molto da situazioni e tensioni di semplice ordinarietà orrorifica, bensì per un gustoso meccanismo adrenalinico e serrato tipico di un modo di fare cinema ormai totalmente dissolto. A partire dai personaggi, che nulla hanno a che vedere con la sorridente plasticosità odierna ma appaiono solidi ed efficaci nella loro credibilità cinematografica (nessuna piatta bidimensionalità a scelta tra sfigatello sbavante, puttanella sexy e bullo spaccone, ma normali adolescenti), la pellicola di Gillespie si dimostra un ottimo giocattolo di felice intrattenimento che, pur nella sua classicissima divisione good/evil, garantisce un ritmo ben sostenuto nonostante l’alto minutaggio, interrotto saltuariamente da una manciata di sbalzi dalla sedia ben assestati e da una riuscita componente ironica, affidata a Tennant e al suo deliziosamente sopra le righe Peter Vincent, strampalato e vigliacco esperto vampirologo.

Avanti, fuori il TARDIS!

Pop-corn movie, dunque, ma con una squisita identità divenuta ormai merce rarissima nell’universo teen-horror e dintorni, Fright Night si muove agile spinto da una semplicità strutturale estremamente efficace, perché capace di cogliere la genuinità divertita dell’horror meno impegnato, quella spontaneità soprannaturale resa però elegante (e per certi versi surreale dalla scura fotografia) da Gillespie, che alterna momenti di serrata e inquietante indagine (la visita a casa di Adam, la fuga da casa di Jerry, la lunghissima e sorprendente sequenza delle birre) ad altri di esperto tecnicismo con lunghi e affascinanti piano sequenza (il prologo, l’inseguimento automobilistico). La bontà concettuale acquisisce così una potente carica orrorifica che trasforma Colin Farrell e il suo Jerry il vampiro (così com’è canzonato un po’ da tutti per il misero carisma del nome) in un eccellente succhiasangue che sparge allo stesso tempo ormoni e tenebre: si può quindi notare come le recenti secchiate di merda adolescenzialnobiliare fatichino a intaccare la figura del vampiro se alla creatura della notte per eccellenza viene garantita un’aura di misteriosa ancestralità (ben resa dalla possenza muscolare e dalla sicurezza mascolina di un Farrell molto divertito) e una necessaria ripugnanza mostruosa. I vampiri tornano così a indossare i panni di bestie feroci, più adeguati e naturali, e ben svolgono un ruolo di inaudito potere malvagio travagliato dalle debolezze più comuni come croci, luce solare, paletti di frassino e spicchi d’aglio, riacquistando il giusto appeal orrorifico per troppo tempo andato perduto.

Fondamentali, nella riuscita del gioco, la componente musicale di un Ramin Djawadi alla guida di archi massicci e maligni che strisciano ed esplodono con sottili allarmi pronti a deflagrare ovunque, e l’effettistica sanguinaria della ditta capitanata dal sempre presente Greg Nicotero, con gustose schizzate di plasma, arti strappati e disintegrazioni alla luce del sole. Peccato solo per il poco spazio concesso a MacLovin, perché in fondo tutti vorremmo vedere un film su di lui in cui lui interpreta tutti i personaggi, ma c’è David Tennant, e dubito che i fan di Doctor Who si siano concessi il lusso di perdere tempo leggendo questa recensione quando LUI è al cinema. Per tutti gli altri, Fright Night è un inaspettato e felicemente riuscito tuffo nel passato, e di questi tempi è una benvoluta sorpresa.

12 commenti:

  1. Ne sono molto incuriosito, anche perchè l'originale è un cult totale.
    A breve lo vedrò anch'io.

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  2. Bene, abbiamo recensito lo stesso film contemporaneamente! XD
    Comunque è bellino davvero, anche se non fa paura come l'originale.

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  3. @ Mr Ford: bravo.

    @ Mr Giobblin: è vero, e più o meno ne abbiamo anche lo stesso parere. Io dell'originale ho zero ricordi, giusto il fatto che mi era piaciuto ma boh, sono passati mille anni. Quasi quasi lo si potrebbe rispolverare...

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  4. Ma pensa te, non mi veniva proprio voglia di vederlo, anche perché dire che sono arcistufo di vampiri e carabattole varie di tal genere, sarebbe un eufemismo. Saluti.:)

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  5. Io l'ho visto.
    Bello.
    C'è Colin Farrell.
    Io lo leccherei da capo a piedi.
    Anche vestito.

    Una Cyb che sente la primavera (in anticipo)

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  6. @ psiche: e invece dovrai, perderselo sarebbe un peccato, di questi tempi magri. :)

    @ Nick: corri!

    @ Cyb: ma lui morde! E ha la canottiera sporca!

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  7. Al contrario del reboot di Conan e del prequel de La cosa, questo mi ispira. Appena posso mi fiondo al cinema

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  8. oh, mi fa piacere, ora so che lo guarderò. il trailer mi aveva interessato, visto che sono sempre stata fan di roba a tema 'vampiri' (e vista la presenza di Farrell xD), ma proprio per via dell'emogay tuailait e ciò che ha provocato temevo la solita ciofeca smelassosa con un trailer ingannevole... quindi, grazie dell'informazione *O*/

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  9. @ Case: tutto sommato il remake/prequel della Cosa un po' mi incuriosice, Conan proprio no ché l'ho direttamente e felicemente snobbato. Questo Fright NIght è invece proprio caruccio. :)

    @ Leggivendola: eh, sì, il trailer è parecchio ingannatore e anche solo leggendo la trama c'è il rischio di farsi un'enorme idea sbagliata... :)

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